Safeguarding

Responsabile di prevenzione abusi, violenze e discriminazioni: 

Daniela Perego

Tel. 3333432015

mail: safeguarding@basketbiassono.it

Regolamento safeguarding

ADEGUAMENTO ALLE POLITICHE DI SAFEGUARDING

ai sensi del d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021 e del d.lgs. n. 39/2021 e ss.mm.ii.

La FIP garantisce il diritto fondamentale di tutti i tesserati di essere trattati con rispetto e dignità nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e da ogni altra condizione di discriminazione che sia legata alla propria etnia, a convinzioni personali, alla disabilità, all’età, all’identità di genere, all’orientamento sessuale, alla lingua, all’opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Per la FIP, infatti, il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore assolutamente primario anche rispetto al risultato sportivo, tanto che chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività federale è tenuto a rispettare i predetti diritti dei tesserati. (fonte: https://fip.it/safe-guarding).

In ottemperanza al decreto n. 39/2021 e sulla base delle indicazioni fornite alla Federazione dalle Linee Guida del CONI, la ASD BASKET BIASSONO emana e pubblica i seguenti documenti:

Modello Organizzativo e di Controllo dell’attività Sportiva

ASD BASKET BIASSONO – VIA PARCO, 51 BIASSONO

L’associazione sportiva ASD BASKET BIASSONO vuole essere per tutti un luogo in cui le persone si sentano accolte, a proprio agio e al sicuro. E’ con questa finalità che viene adottato il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del D.Lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021, alla luce delle linee guida adottate sia dalla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) che dall’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP), organismi sportivi affilianti, consultabili nei rispettivi siti istituzionali, che costituiscono parte integrante del presente modello e alla cui lettura integrale pertanto si rinvia.

L’Associazione custodirà, mettendoli a disposizione dei propri tesserati e gli aventi per loro rappresentanza nei locali degli impianti sportivi in uso il presente modello ed il relativo codice di condotta unitamente alle linee guida elaborate dall’organismo sportivo affiliante in forma cartacea. Tali informazioni vengono pubblicate anche sulla home page del sito internet della presente Associazione nonché sui profili social. Tali documenti vengono trasmessi, a mezzo posta elettronica agli associati all’indirizzo condiviso in sede di iscrizione e/o mezzo link drive societario pubblicato nella community dei tesserati e degli aventi loro rappresentanza genitoriale. Le eventuali integrazioni o modifiche verranno portate a conoscenza dei tesserati con i precedenti canali di comunicazione.

DIRITTI DEL TESSERATO

A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:

  • a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
  • alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
  • a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.

SIGNIFICATO DI ABUSO NELL’AMBITO SPORTIVO e RUOLO DEL RESPONSABILE CONTRO ABUSI

Per abuso, in campo sportivo, si intende un danno fisico, effettivo o potenziale, scaturito da un’interazione o dalla mancanza di un’interazione, sotto il controllo di un genitore o di una persona in una posizione di responsabilità, potere o fiducia, ad es. un allenatore, un dirigente ecc.  E’ compito del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni creare e diffondere contenuti utili ad una corretta percezione del rischio diretti ai collaboratori, atleti/e e relativi famigliari per approfondire le tematiche e favorire il confronto, organizzando eventualmente incontri di confronto per valutare insieme sia le misure di prevenzione che quelle di segnalazione e gestione dell’abuso. ASD BASKET BIASSONO dovrà necessariamente intervenire per prevenire e gestire i rischi in relazione ai fenomeni di abusi, violenze e discriminazioni anche con riferimento ai maggiorenni.

COSA FARE IN CASO DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEL TESSERATO

In ogni caso in cui in associazione il tesserato si senta isolato/a o intimidito/a, forzato/a dagli allenatori a svolgere un’attività fisica inappropriata, a disagio per battute sessualmente esplicite oppure si sente oggetto di molestie sessuali fisiche o testimone di altre persone vittime di abusi in associazione, deve rivolgersi al dirigente o all’allenatore segnalando il problema. Nel caso in cui la segnalazione non risolva il problema, occorrerà rivolgersi a DANIELA PEREGO nominato Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni al numero di cellulare 3333432015 oppure alla  casella mail safeguarding@basketbiassono.it anche per chiedere un incontro. Il Responsabile sarà pronto ad ascoltare e ad accogliere le segnalazioni di abusi e di esaminare con il Consiglio Direttivo di ASD BASKET BIASSONO tutte le azioni che possano migliorare la qualità della vita in associazione. E’ facoltà del tesserato chiedere e ottenere l’anonimato della segnalazione.

ANALISI – VALUTAZIONE – MITIGAZIONE DEI RISCHI

  1. a) I collaboratori

Il Direttivo deve interrogarsi in merito a come vengono selezionate e formate le risorse umane valutando aspetti quali:

  • analisi dei relativi curricula;
  • acquisizione del certificato penale del datore di lavoro con riferimento ai collaboratori retribuiti e volontari che hanno rapporti diretti con minori;
  • attivazione di percorsi di informazione/formazione sul tema, partecipazione a corsi e incontri promossi dagli organismi sportivi affilianti.
  1. b) I Dirigenti

Il Direttivo deve essere edotto e aggiornato sulle nomine dei Dirigenti di squadra scelti dai Collaboratori (Head Coach) di ogni annata in base alle disponibilità raccolte e alle qualità umane del proponente. Anche i Dirigenti dovranno attivare percorsi di informazione e formazione sul tema tenuti dal Responsabile contro Abusi dell’ ASD BASKET BIASSONO.

  1. c) Organizzazione e gestione dello spogliatoio

Misure di sicurezza: solo in caso di manifestazione sportiva è previsto afflusso del pubblico nell’impianto sportivo, in caso di allenamenti in palestra accedono gli associati tesserati e gli esercenti la potestà genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati. Gli esercenti la potestà genitoriale di minori, interdetti e inabilitati, accedono all’impianto per supportarli ma non interferiscono con le attività didattiche/di allenamento/sportive partecipando a momenti di confronto con istruttori/allenatori se pianificati.

Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenza esterna o genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.

  1. d) Organizzazione e gestione ambiente in infermeria

In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito a medico/a sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico/a di gara o, in loro assenza, a una persona tecnica formata sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico, dirigente, collaboratore, eccetera).

In caso di organizzazione di servizi di controllo medico somministrati presso un impianto sportivo per il rilascio dei certificati medico sportivi di tipo non agonistico ai propri associati, i turni saranno ben dettagliati e si consentirà la visita medica anche a personale abilitato esterno qualora la stessa avvenga alla presenza di un esercente la potestà genitoriale sul minore.

  1. e) Organizzazione delle trasferte

In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti e alle atlete dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atlete o atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno tecnici, dirigenti o altre persone dello staff, salvo nel caso di parentela stretta. Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti e atlete accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.

DOVERE D’INCLUSIONE PER LA ASD

Basket Biassono  deve garantire ai tesserati pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

Per questo motivo ASD BASKET BIASSONO si impegna a garantire:

  • l’accesso alla pratica sportiva anche a persone in situazione di fragilità economica prevedendo riduzioni nei costi di iscrizione e/o dilazioni di pagamento indirizzandoli poi se necessario agli Uffici Sociali per ottenere eventuale ulteriore supporto economico nel Comune di Residenza;
  • che i centri estivi prevedano la somministrazione di pasti i cui prodotti vengono scelti anche in base ad eventuali allergie/intolleranze/scelte religiose/esigenze dietetiche che vengono richieste ai partecipanti;
  • la programmazione di iniziative interculturali per favorire la reciproca conoscenza degli associati provenienti da Paesi diversi;

Altresì garantisce, non avendo nel proprio organigramma personale ad oggi formato in tal senso, di accogliere la richiesta di accesso all’attività sportiva di ragazzi disabili:

  • indirizzandoli verso strutture idonee del territorio con le quali è attiva una collaborazione.

CONTRASTARE COMPORTAMENTI LESIVI E GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI

In caso di presunti comportamenti ambigui e o lesivi, da parte di tesserati/e o di persone terze, nei confronti di altri tesserati/e, soprattutto se minorenni, l’abuso deve essere tempestivamente segnalato entro le 24 ore al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo  email: safeguarding@basketbiassono.it e da questo segnalati alle figure di Garante per la tutela dei tesserati/e dagli abusi e dalle condotte discriminatorie – Safeguarding Office ai seguenti indirizzi:

UISP safeguardingofficer@uisp.it,

FIP segreteria.safeguardingofficerfip.it;

Solo in caso di comportamenti che si ritengono penalmente rilevanti, il/la Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.

L’ASD BASKET BIASSONO garantisce l’adozione di misure atte ad evitare qualsiasi forma di accanimento verso tesserati e tesserate che abbiano in buona fede presentato una denuncia o una segnalazione di abuso risultata poi non veritiera.

SANZIONI

I comportamenti sanzionabili possono essere di diversa natura e entità, a titolo non esaustivo se ne elencano i più probabili a titolo di esempio:

  • mancata attuazione colposa o violazione dolosa delle misure indicate nel Modello e nel Codice di condotta;
  • violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
  • segnalazioni infondate con dolo o colpa grave;
  • violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione;
  • violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;
  • compimento di atti di ritorsione o discriminazione, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione e la mancata applicazione del presente sistema disciplinare.
  1. a) Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti

I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.

Nei confronti dei collaboratori e collaboratrici retribuiti, possono essere elevate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa, all’età di chi l’ha commessa e ciò avendo riguardo anche alle espresse indicazioni statutarie:

  • richiamo verbale per mancanze lievi;
  • ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni;
  • multa in misura non eccedente l’importo corrispondente al 1% el compenso annuale pattuito;
  • multa in misura non eccedente l’importo corrispondente al 10% el compenso annuale pattuito;
  • risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.

Ai fini del precedente punto:

  1. Incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure associative, le prescrizioni del Codice di condotta o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;
  2. Incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
  3. Incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione il collaboratore/la collaboratrice che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:
  4. Inosservanza dell’obbligo di informativa al/alla Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni; effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;
  5. Violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante; reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);
  6. Incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore/la collaboratrice che risulti recidivo/a, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante così da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante;
  7. Incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompresi fra quelli previsti e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il/la Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.
  1. b) Sanzioni nei confronti dei volontari

Nei confronti dei volontari e delle volontarie dell’Associazione, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

  • Richiamo verbale per mancanze lievi;
  • Ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
  • Allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;
  • Allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;
  • Rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario/a socio/a dell’Associazione, radiazione dello stesso.