Codice Etico

Codice Etico

ASD BASKET BIASSONO – VIA PARCO 51 BIASSONO (MB)

Lealtà, impegno, spirito di squadra, correttezza, ricerca del risultato e rispetto delle regole

Sommario

  • Art. 1 – IL CODICE ETICO
  • Art. 2 – I DESTINATARI
  • Art. 3 – EFFICACIA
  • Art. 4 – L’ASSOCIAZIONE
  • Art. 5 – I DOVERI DELL’ASSOCIAZIONE
  • Art. 6 – IL SETTORE GIOVANILE
  • Art. 7 – REGOLE DI COMPORTAMENTO
  • Art. 8 – GLI ATLETI
  • Art. 9 – I TECNICI
  • Art. 10 – I GENITORI
  • Art. 11 – SOSTENITORI DELLA SQUADRA
  • Art. 12 – IL COMITATO DEI GARANTI
  • Art. 13 – REGOLE PER I GIOCATORI DURANTE L’ALLENAMENTO
  • Art. 14 – REGOLE PER I GIOCATORI DURANTE LE PARTITE
  • Art. 15 – REGOLE PER GLI ALLENATORI E GLI ISTRUTTORI
  • Art. 16 – PER I DIRIGENTI SPORTIVI
  • Art. 17 – PER I GENITORI
  • Art. 18 – LA SALUTE

Art. 1 – IL CODICE ETICO

Il Codice Etico di ASD BASKET BIASSONO recita norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti quelli che operano, a vario titolo, nell’Associazione medesima.

L’adozione del presente Codice Etico è espressione della volontà dell’Associazione di promuovere uno standard professionale nello svolgimento delle prestazioni sportive e di tutte le attività riconducibili all’Associazione e, al tempo stesso, vietare quei comportamenti che sono in contrasto non solo con le normative rilevanti ma anche con i valori etici che l’Associazione intende promuovere e garantire.

Il Codice Etico specifica, in particolare, i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti della vita associativa.

Art. 2 – I DESTINATARI

Il Codice Etico dell’Associazione si applica ai seguenti soggetti:

  • dirigenti, atleti, tecnici e istruttori e comunque a tutti i tesserati;
  • collaboratori, consulenti esterni e ogni altro soggetto che agisca nell’interesse dell’Associazione;
  • genitori;
  • sostenitori della squadra;
  • sponsor.

Art. 3 – EFFICACIA

Il Codice Etico è portato a conoscenza di tutti i soggetti di cui all’art. 2, indipendentemente dalla qualifica.

Il presente Codice Etico è efficace solo se i destinatari sono disposti a condividerne i principi, gli scopi e le finalità e ad impegnarsi all’osservanza di tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è meritevole delle sanzioni disciplinari previste dall’Associazione.

L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto. Il Codice Etico esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione.

Art. 4 – L’ASSOCIAZIONE

L’Associazione deve operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività.

L’Associazione si impegna ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente Codice Etico, prevedendo altresì sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse.

Inoltre, l’Associazione si impegna a sostenere iniziative mirate alla promozione di azioni volte a prevenire il rischio di comportamenti non etici ed a cooperare attivamente alla ordinata e civile convivenza sportiva.

Tutte le attività dell’Associazione, dal punto di vista gestionale, devono essere ispirate alla massima correttezza, trasparenza e legittimità formale e sostanziale.

L’Associazione adotta, e ne garantisce l’attuazione, un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire comportamenti illeciti.

L’Associazione si impegna a non intrattenere alcun rapporto con soggetti che non operino nel rispetto delle norme e dei principi espressi nel presente Codice Etico.

Art. 5 – I DOVERI DELL’ASSOCIAZIONE

L’Associazione si impegna a:

  • promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura etico/sportiva;
  • astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;
  • evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
  • promuovere un tifo leale e responsabile;
  • non premiare alcun comportamento sleale.

Art. 6 – IL SETTORE GIOVANILE

Costituisce obiettivo dell’Associazione:

  • sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport tra i giovanissimi;
  • garantire che la salute, la sicurezza ed il benessere dei bambini e giovani atleti costituiscano uno scopo primario rispetto al successo sportivo o a qualsiasi altra considerazione;
  • garantire il rispetto delle esigenze e bisogni particolari dei giovani e dei bambini in crescita consentendo processi graduali di partecipazione, dal livello ludico di base a quello agonistico;
  • assicurare il rispetto delle esigenze di istruzione scolastica;
  • garantire che tutti i soggetti con responsabilità verso i bambini e giovani siano ben qualificati per guidare, formare, educare ed allenare in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
  • garantire la necessaria vigilanza sui giovani e giovanissimi assicurando che le relazioni con gli stessi si svolgano in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale.

Art. 7 – REGOLE DI COMPORTAMENTO

Chiunque operi nell’Associazione deve essere a conoscenza delle normative vigenti che disciplinano e regolamentano l’espletamento delle proprie funzioni e dei conseguenti comportamenti.

Tutte le attività devono essere svolte con impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l’immagine stessa dell’Associazione.

Tutti, nell’ambito delle specifiche attività, devono uniformare la propria condotta al pieno rispetto dei principi di lealtà, onestà, imparzialità, integrità morale evitando comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.

Tutti nell’esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità evitando trattamenti di favore o disparità di trattamento nei confronti di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno rapporti con l’Associazione.

È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo ledere l’immagine dell’Associazione o essere lesivi della reputazione di altre persone, Enti o Associazioni.

Art. 8 – GLI ATLETI

Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice Etico.

Gli atleti devono osservare il principio di solidarietà considerando più importante il rispetto dei valori sportivi rispetto al perseguimento del proprio successo.

Nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport gli atleti devono impegnarsi a:

  • onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psicofisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
  • tenere un comportamento esemplare;
  • rifiutare ogni forma di doping;
  • astenersi dall’utilizzo di qualsiasi sostanze stupefacente;
  • astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
  • astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari, rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
  • rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
  • astenersi dall’esprimere giudizi lesivi della reputazione dell’immagine e dignità personale di altre persone o organismi operanti nell’ordinamento sportivo;
  • rispettare, sostenere ed aiutare i propri compagni di squadra e le scelte degli allenatori in ogni circostanza fuori e dentro il campo;
  • onorare gli impegni, gli orari e le regole proprie dell’Associazione;
  • avere cura del materiale tecnico, degli attrezzi e delle strutture di gioco messe a disposizione dall’Associazione.

L’impegno scolastico riveste un’importanza fondamentale nell’attività di ogni atleta, ma anche la presenza costante agli allenamenti rappresenta un impegno assunto la cui inadempienza compromette anche l’attività di altre persone.

Ogni atleta è pertanto invitato ad organizzare il proprio tempo in modo tale da non compromettere né l’impegno scolastico, né l’attività sportiva.

Si richiede ad ogni atleta di comunicare le eventuali assenze alle sessioni di allenamento con congruo preavviso per impegni definiti e con la massima sollecitudine che gli sarà possibile per gli imprevisti in modo da non essere di intralcio all’organizzazione del lavoro da parte dell’allenatore verso i propri compagni.

Art. 9 – I TECNICI

I tecnici devono trasmettere ai propri atleti valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Il comportamento degli allenatori deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.

I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.

Per questa ragione i tecnici devono impegnarsi al rispetto dei seguenti principi:

  • promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
  • tenere un comportamento esemplare; non premiare comportamenti sleali né adottarli personalmente;
  • non compiere atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
  • astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario;
  • rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
  • garantire che la propria preparazione sia adatta ai bisogni degli atleti in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
  • evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi;
  • evitare di suscitare negli atleti, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
  • dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti gli atleti indipendentemente dalle potenzialità individuali;
  • procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone;
  • avere cura del materiale tecnico, degli attrezzi e delle strutture di gioco;
  • vestire i colori dell’Associazione durante l’attività di palestra e le iniziative ad essa correlate;
  • cooperare e comunicare tra di loro per una migliore organizzazione dell’Associazione.

Art. 10 – I GENITORI

I genitori, nella condivisione degli obiettivi che l’Associazione si prefigge attraverso l’adozione del presente Codice Etico, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, nell’ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di una autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, si impegnano a:

  • far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un’esperienza sportiva che li educhi ad una sana attività fisico-motoria anteponendo la salute ed il benessere psico-fisico ad ogni altra considerazione;
  • favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;
  • evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;
  • promuovere un’esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri dei naturali processi di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psico-motorie;
  • mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e a non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto dell’atleta di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;
  • assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti coerenti con i principi del presente Codice Etico affinché essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli;
  • avere cura del materiale tecnico, degli attrezzi e delle strutture di gioco;
  • onorare gli impegni, gli orari e le regole propri dell’Associazione.

Art. 11 – SOSTENITORI DELLA SQUADRA

I sostenitori della squadra, nella condivisione degli obiettivi che l’Associazione si prefigge attraverso l’applicazione del presente Codice Etico, consapevoli delle loro responsabilità al fine di contribuire allo svolgimento delle manifestazioni sportive nel più assoluto rispetto dei valori etici insiti nelle stesse, si impegnano a:

  • evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
  • evitare comportamenti che possano essere lesivi dell’incolumità fisica altrui e/o determinare situazioni di pericolo, anche solo potenziale, per il sereno svolgimento delle manifestazioni sportive;
  • favorire la diffusione di comportamenti coscienti tesi a manifestare apprezzamento per le vittorie degli avversari nel rispetto di tutti gli atleti e delle loro squadre;
  • favorire la diffusione di comportamenti tesi ad accettare gli errori arbitrali nella certezza della buona fede e obiettività dei direttori di gara;
  • evitare comportamenti discriminatori in relazione alla razza, origine etnica o territoriale, sesso o orientamenti sessuali, età, condizione psico-fisica sensoriale, religione, opinioni politiche.

Art. 12– REGOLE PER I GIOCATORI DURANTE L’ALLENAMENTO

  • Ogni giocatore deve essere pronto almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’allenamento.
  • Quando l’allenatore chiama i giocatori per l’inizio dell’allenamento, questi debbono arrivare in pochi secondi.
  • Non è concesso allontanarsi dal campo di allenamento per alcun motivo. Le pause verranno concesse solo dall’allenatore.
  • Durante le pause non si potrà andare negli spogliatoi fatto salvo specifiche esigenze e solo dietro un esplicito permesso dell’allenatore o del Dirigente.
  • Ogni giocatore dovrà presentarsi con l’abbigliamento adeguato all’allenamento.
  • Ogni giocatore è responsabile del proprio vestiario anche se questo è lasciato negli spogliatoi.
  • Durante l’allenamento, ogni telefono cellulare dovrà essere spento o silenzioso e ne è vietato l’uso all’interno degli spogliatoi ad eccezione come riproduttore musicale.
  • Non sono ammessi ritardi o assenze ingiustificate agli allenamenti: l’allenatore dovrà essere avvisato con debito anticipo sia dell’assenza che dell’eventuale ritardo mediante una telefonata o un sms.

Art. 13 – REGOLE PER I GIOCATORI DURANTE LE PARTITE

  • I giocatori convocati devono trovarsi all’impianto sportivo dove si giocherà la partita con il congruo anticipo richiesto dal proprio coach.
  • Il giocatore convocato dovrà presentarsi ad ogni partita con: divise da gioco complete, eventuale sopra-maglia ed il proprio documento d’identificazione (carta di identità o passaporto) pena la non partecipazione alla partita.
  • La divisa da gioco dovrà essere indossata nel modo più appropriato pena la non partecipazione alla partita.
  • Durante il riscaldamento, all’uscita degli spogliatoi dopo l’intervallo ed in panchina è consigliabile indossare l’eventuale sopra-maglia dell’Associazione.
  • Non sono ammesse assenze o ritardi ingiustificati alle partite: l’allenatore dovrà essere avvisato il giorno dell’ultimo allenamento antecedente la gara prima che esso abbia comunicato le convocazioni.
  • L’allenatore e/o il dirigente di riferimento organizzano la trasferta e comunicano il programma del viaggio con gli orari da rispettare.

Art. 14 – REGOLE PER GLI ALLENATORI E GLI ISTRUTTORI

  • Partecipare a tutte le riunioni stabilite dall’Associazione.
  • Informare il proprio Dirigente prima di ogni eventuale provvedimento disciplinare per i giocatori.
  • Indire riunioni con i genitori almeno 1 volta a stagione.
  • Mantenere civili rapporti con i genitori di tutti i giocatori.
  • Rendersi disponibili per eventuali colloqui individuali con i genitori, solo su appuntamento.
  • Mantenere un atteggiamento equilibrato durante gli allenamenti.
  • Ad ogni inizio/fine allenamento controllare la presenza e la funzionalità di tutte le attrezzature necessarie per un corretto svolgimento della seduta.

Art. 15 – PER I DIRIGENTI SPORTIVI

Compiti, diritti e doveri dei dirigenti accompagnatori (Estratto dal Regolamento Esecutivo FIP).

  • Il dirigente accompagnatore di squadra, di cui agli artt. 47 R.E. e seguenti, svolge le sottoelencate funzioni:
    • rappresenta a tutti gli effetti, anche per quanto concerne questioni amministrative e disciplinari relative alle gare nelle quali esercita le sue mansioni, di fronte agli arbitri, ufficiali di campo ed all’Associazione avversaria, la squadra da lui accompagnata;
    • risponde, a tutti gli effetti, della disciplina e del comportamento degli atleti e dell’allenatore della squadra;
    • firma e presenta ogni eventuale reclamo, proposto prima dell’inizio della gara, in sostituzione del presidente dell’Associazione;
    • firma e/o presenta qualsiasi altra dichiarazione, istanza, reclamo o ricorso previsto dai regolamenti federali;
    • esercita le funzioni di dirigente addetto agli arbitri, quando designato dalla sua società per lo svolgimento di tale mansione o quando previsto dai regolamenti federali.
  • Il dirigente accompagnatore inoltre:
    • deve presentarsi agli arbitri ed ufficiali di campo prima dell’inizio della gara, farsi registrare a referto e far registrare a referto i tesserati che intendono prendere parte alla gara, con le modalità previste dalle Disposizioni Organizzative Annuali;
    • prima della gara e durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo può entrare sul campo di gioco per conferire con i propri giocatori;
    • durante lo svolgimento della gara deve restare al tavolo degli ufficiali di campo senza disturbare l’operato degli stessi e degli arbitri;
    • durante l’intervallo ed alla fine della gara può conferire in forma corretta con gli arbitri e gli ufficiali di campo;
  • In assenza del dirigente accompagnatore, i suoi compiti e mansioni sono svolti dall’allenatore o, in mancanza, dal capitano della squadra.

Per tutte le figure dirigenziali dell’Associazione è consigliata una lettura integrale del R.E. – PARTE SECONDA – per un completo aggiornamento riguardo le norme in vigore, nonché una lettura completa delle Disposizioni Organizzative Annuali Regionali (DOAR) per i campionati di competenza.

Art. 16 – PER I GENITORI

I genitori non fanno parte del “gruppo”, ma ne sono “sostenitori” indispensabili.

Devono condividere le scelte educative proposte dallo staff tecnico e dirigenziale, purché rispettose di quanto previsto dal presente Codice Etico, consigliare e anche criticare costruttivamente dialogando con i dirigenti dell’Associazione.

Il pagamento della quota annuale consente all’Associazione di garantire ad ogni singolo atleta che gli siano garantiti tre diritti essenziali:

  • palestra/e di allenamento/gioco: manutenzione ordinaria, pulizia, luce e riscaldamento;
  • attrezzatura per l’allenamento: palloni e qualsiasi altra cosa propedeutica al lavoro tecnico ed atletico;
  • abbigliamento sportivo: divisa da gioco,e borsa;

La quota non dà garanzia che il proprio figlio giocherà le partite. Pertanto le scelte tecniche degli allenatori/istruttori non possono essere oggetto di discussione da parte dei genitori, purché avvenute in regime delle disposizioni previste dal presente Codice Etico.

Regole per i genitori durante gli allenamenti:

  • i genitori, o i parenti e conoscenti, che accompagnano i ragazzi e vogliono assistere all’allenamento, lo devono fare in silenzio senza intervenire in alcun caso, e solo se autorizzati dall’allenatore;
  • non è consentito parlare con i ragazzi durante gli allenamenti;
  • per non interferire con gli allenamenti si richiede che i telefoni cellulari, all’interno delle palestre, siano spenti o in modalità silenziosa;
  • l’orario d’inizio degli allenamenti deve essere rispettato;
  • l’allenatore non deve essere disturbato durante lo svolgimento dell’allenamento, salvo in casi di assoluta necessità.

Regole per i genitori in riferimento alle partite:

  • l’orario di ritrovo per le partite casalinghe e per quelle fuori casa, comunicato dall’allenatore e/o dal dirigente accompagnatore agli atleti e comunque affisse in bacheca e/o comunicate via mailing list, deve essere rispettato;
  • è vietato rivolgersi agli arbitri, agli avversari o al pubblico avversario in maniera irriguardosa, irrispettosa o maleducata. Tali atteggiamenti sono assolutamente nocivi al processo formativo dei ragazzi e oltretutto, vengono sanzionati dalla Federazione con multe a carico dell’Associazione;
  • al termine di ogni gara, riservare un applauso dedicato alla squadra avversaria, qualunque sia stato il risultato finale, è sinonimo di grande sportività;
  • durante le partite è assolutamente vietato entrare in campo ed avvicinarsi agli arbitri e al tavolo dei punti. A tal proposito l’Associazione esorta il proprio staff tecnico e dirigenziale a ritirare la squadra dal campo di gioco (con relativa squalifica, perdita dell’incontro e multa economica a carico dell’Associazione che rivarrà a sua volta verso i soggetti responsabili) qualora si verificasse anche un minimo accenno di atteggiamento scorretto dei propri sostenitori nei confronti di giocatori, arbitri e avversari.

Art. 17 – LA SALUTE

Gli atleti, come previsto dal Regolamento Sanitario Sportivo della F.I.P. e del C.O.N.I., devono sottoporsi annualmente alla visita medica per l’idoneità sportiva agonistica.

L’Associazione non permetterà in alcun modo ad atleti non provvisti di tale idoneità, né di giocare né di allenarsi. Tutti gli atleti in regola con l’iscrizione ed il certificato medico usufruiscono della copertura assicurativa della FIP.

Il genitore dell’atleta minorenne si assume tutte le responsabilità per gli eventuali rischi derivanti dalla pratica sportiva della pallacanestro.

Solleva l’Associazione e gli allenatori da ogni responsabilità per gli eventuali infortuni che possano derivare dall’attività della pallacanestro, rinuncia a qualsiasi azione futura volta ad ottenere il risarcimento degli eventuali danni nonché al relativo diritto, fermi restando i diritti e i risarcimenti derivanti dalle coperture assicurative stipulate dalla Federazione per la partecipazione ai campionati FIP.

EGUAMENTO ALLE POLITICHE DI SAFEGUARDING

ai sensi del d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021 e del d.lgs. n. 39/2021 e ss.mm.ii.

La FIP garantisce il diritto fondamentale di tutti i tesserati di essere trattati con rispetto e dignità nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e da ogni altra condizione di discriminazione che sia legata alla propria etnia, a convinzioni personali, alla disabilità, all’età, all’identità di genere, all’orientamento sessuale, alla lingua, all’opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Per la FIP, infatti, il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore assolutamente primario anche rispetto al risultato sportivo, tanto che chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività federale è tenuto a rispettare i predetti diritti dei tesserati. (fonte: https://fip.it/safe-guarding).

In ottemperanza al decreto n. 39/2021 e sulla base delle indicazioni fornite alla Federazione dalle Linee Guida del CONI, la ASD BASKET BIASSONO emana e pubblica i seguenti documenti:

Modello Organizzativo e di Controllo dell’attività Sportiva

ASD BASKET BIASSONO – VIA PARCO, 51 BIASSONO

L’associazione sportiva ASD BASKET BIASSONO vuole essere per tutti un luogo in cui le persone si sentano accolte, a proprio agio e al sicuro. E’ con questa finalità che viene adottato il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del D.Lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021, alla luce delle linee guida adottate sia dalla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) che dall’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP), organismi sportivi affilianti, consultabili nei rispettivi siti istituzionali, che costituiscono parte integrante del presente modello e alla cui lettura integrale pertanto si rinvia.

L’Associazione custodirà, mettendoli a disposizione dei propri tesserati e gli aventi per loro rappresentanza nei locali degli impianti sportivi in uso il presente modello ed il relativo codice di condotta unitamente alle linee guida elaborate dall’organismo sportivo affiliante in forma cartacea. Tali informazioni vengono pubblicate anche sulla home page del sito internet della presente Associazione nonché sui profili social. Tali documenti vengono trasmessi, a mezzo posta elettronica agli associati all’indirizzo condiviso in sede di iscrizione e/o mezzo link drive societario pubblicato nella community dei tesserati e degli aventi loro rappresentanza genitoriale. Le eventuali integrazioni o modifiche verranno portate a conoscenza dei tesserati con i precedenti canali di comunicazione.

DIRITTI DEL TESSERATO

A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:

  • a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
  • alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
  • a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.

SIGNIFICATO DI ABUSO NELL’AMBITO SPORTIVO e RUOLO DEL RESPONSABILE CONTRO ABUSI

Per abuso, in campo sportivo, si intende un danno fisico, effettivo o potenziale, scaturito da un’interazione o dalla mancanza di un’interazione, sotto il controllo di un genitore o di una persona in una posizione di responsabilità, potere o fiducia, ad es. un allenatore, un dirigente ecc.  E’ compito del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni creare e diffondere contenuti utili ad una corretta percezione del rischio diretti ai collaboratori, atleti/e e relativi famigliari per approfondire le tematiche e favorire il confronto, organizzando eventualmente incontri di confronto per valutare insieme sia le misure di prevenzione che quelle di segnalazione e gestione dell’abuso. ASD BASKET BIASSONO dovrà necessariamente intervenire per prevenire e gestire i rischi in relazione ai fenomeni di abusi, violenze e discriminazioni anche con riferimento ai maggiorenni.

COSA FARE IN CASO DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEL TESSERATO

In ogni caso in cui in associazione il tesserato si senta isolato/a o intimidito/a, forzato/a dagli allenatori a svolgere un’attività fisica inappropriata, a disagio per battute sessualmente esplicite oppure si sente oggetto di molestie sessuali fisiche o testimone di altre persone vittime di abusi in associazione, deve rivolgersi al dirigente o all’allenatore segnalando il problema. Nel caso in cui la segnalazione non risolva il problema, occorrerà rivolgersi a DANIELA PEREGO nominato Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni al numero di cellulare 3333432015 oppure alla  casella mail safeguarding@basketbiassono.it anche per chiedere un incontro. Il Responsabile sarà pronto ad ascoltare e ad accogliere le segnalazioni di abusi e di esaminare con il Consiglio Direttivo di ASD BASKET BIASSONO tutte le azioni che possano migliorare la qualità della vita in associazione. E’ facoltà del tesserato chiedere e ottenere l’anonimato della segnalazione.

ANALISI – VALUTAZIONE – MITIGAZIONE DEI RISCHI

  1. a) I collaboratori

Il Direttivo deve interrogarsi in merito a come vengono selezionate e formate le risorse umane valutando aspetti quali:

  • analisi dei relativi curricula;
  • acquisizione del certificato penale del datore di lavoro con riferimento ai collaboratori retribuiti e volontari che hanno rapporti diretti con minori;
  • attivazione di percorsi di informazione/formazione sul tema, partecipazione a corsi e incontri promossi dagli organismi sportivi affilianti.
  1. b) I Dirigenti

Il Direttivo deve essere edotto e aggiornato sulle nomine dei Dirigenti di squadra scelti dai Collaboratori (Head Coach) di ogni annata in base alle disponibilità raccolte e alle qualità umane del proponente. Anche i Dirigenti dovranno attivare percorsi di informazione e formazione sul tema tenuti dal Responsabile contro Abusi dell’ ASD BASKET BIASSONO.

  1. c) Organizzazione e gestione dello spogliatoio

Misure di sicurezza: solo in caso di manifestazione sportiva è previsto afflusso del pubblico nell’impianto sportivo, in caso di allenamenti in palestra accedono gli associati tesserati e gli esercenti la potestà genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati. Gli esercenti la potestà genitoriale di minori, interdetti e inabilitati, accedono all’impianto per supportarli ma non interferiscono con le attività didattiche/di allenamento/sportive partecipando a momenti di confronto con istruttori/allenatori se pianificati.

Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenza esterna o genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.

  1. d) Organizzazione e gestione ambiente in infermeria

In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito a medico/a sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico/a di gara o, in loro assenza, a una persona tecnica formata sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico, dirigente, collaboratore, eccetera).

In caso di organizzazione di servizi di controllo medico somministrati presso un impianto sportivo per il rilascio dei certificati medico sportivi di tipo non agonistico ai propri associati, i turni saranno ben dettagliati e si consentirà la visita medica anche a personale abilitato esterno qualora la stessa avvenga alla presenza di un esercente la potestà genitoriale sul minore.

  1. e) Organizzazione delle trasferte

In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti e alle atlete dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atlete o atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno tecnici, dirigenti o altre persone dello staff, salvo nel caso di parentela stretta. Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti e atlete accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.

DOVERE D’INCLUSIONE PER LA ASD

Basket Biassono  deve garantire ai tesserati pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

Per questo motivo ASD BASKET BIASSONO si impegna a garantire:

  • l’accesso alla pratica sportiva anche a persone in situazione di fragilità economica prevedendo riduzioni nei costi di iscrizione e/o dilazioni di pagamento indirizzandoli poi se necessario agli Uffici Sociali per ottenere eventuale ulteriore supporto economico nel Comune di Residenza;
  • che i centri estivi prevedano la somministrazione di pasti i cui prodotti vengono scelti anche in base ad eventuali allergie/intolleranze/scelte religiose/esigenze dietetiche che vengono richieste ai partecipanti;
  • la programmazione di iniziative interculturali per favorire la reciproca conoscenza degli associati provenienti da Paesi diversi;

Altresì garantisce, non avendo nel proprio organigramma personale ad oggi formato in tal senso, di accogliere la richiesta di accesso all’attività sportiva di ragazzi disabili:

  • indirizzandoli verso strutture idonee del territorio con le quali è attiva una collaborazione.

CONTRASTARE COMPORTAMENTI LESIVI E GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI

In caso di presunti comportamenti ambigui e o lesivi, da parte di tesserati/e o di persone terze, nei confronti di altri tesserati/e, soprattutto se minorenni, l’abuso deve essere tempestivamente segnalato entro le 24 ore al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo  email: safeguarding@basketbiassono.it e da questo segnalati alle figure di Garante per la tutela dei tesserati/e dagli abusi e dalle condotte discriminatorie – Safeguarding Office ai seguenti indirizzi:

UISP safeguardingofficer@uisp.it,

FIP segreteria.safeguardingofficerfip.it;

Solo in caso di comportamenti che si ritengono penalmente rilevanti, il/la Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.

L’ASD BASKET BIASSONO garantisce l’adozione di misure atte ad evitare qualsiasi forma di accanimento verso tesserati e tesserate che abbiano in buona fede presentato una denuncia o una segnalazione di abuso risultata poi non veritiera.

SANZIONI

I comportamenti sanzionabili possono essere di diversa natura e entità, a titolo non esaustivo se ne elencano i più probabili a titolo di esempio:

  • mancata attuazione colposa o violazione dolosa delle misure indicate nel Modello e nel Codice di condotta;
  • violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
  • segnalazioni infondate con dolo o colpa grave;
  • violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione;
  • violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;
  • compimento di atti di ritorsione o discriminazione, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione e la mancata applicazione del presente sistema disciplinare.
  1. a) Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti

I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.

Nei confronti dei collaboratori e collaboratrici retribuiti, possono essere elevate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa, all’età di chi l’ha commessa e ciò avendo riguardo anche alle espresse indicazioni statutarie:

  • richiamo verbale per mancanze lievi;
  • ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni;
  • multa in misura non eccedente l’importo corrispondente al 1% el compenso annuale pattuito;
  • multa in misura non eccedente l’importo corrispondente al 10% el compenso annuale pattuito;
  • risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.

Ai fini del precedente punto:

  1. Incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure associative, le prescrizioni del Codice di condotta o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;
  2. Incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
  3. Incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione il collaboratore/la collaboratrice che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:
  4. Inosservanza dell’obbligo di informativa al/alla Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni; effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;
  5. Violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante; reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);
  6. Incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore/la collaboratrice che risulti recidivo/a, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante così da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante;
  7. Incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompresi fra quelli previsti e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il/la Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.
  1. b) Sanzioni nei confronti dei volontari

Nei confronti dei volontari e delle volontarie dell’Associazione, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

  • Richiamo verbale per mancanze lievi;
  • Ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
  • Allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;
  • Allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;
  • Rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario/a socio/a dell’Associazione, radiazione dello stesso.